Scarpe, scarpe, scarpe. Per le donne le scarpe sono una vera ossessione.
Perché ne comprano tante?
“Shoesaholic” è il termine utilizzato per indicare la persona che possiede più di sessanta paia di scarpe. La scarpa , parla di noi, rispecchia la nostra interpretazione della realtà e le nostre scelte individuali: che siano eleganti, col tacco, da tennis o sportive, le donne, ne vanno matte davvero!
Come ben sanno Elio e le Storie Tese, “quel bisogno di scarpe che non vuole sentire ragioni” è solo una follia, perché, d’altronde, “cosa sono i milioni, quando in cambio ti danno le scarpe?!”
La passione e l’ossessione femminile per le scarpe risale al culto per il piede che ha radici antichissime: come nella medicina cinese, nella quale il piede è alla base della salute dell’uomo il suo studio viene effettuato attraverso la reflessologia; o nella cultura araba dove il piede femminile viene dipinto con l’henné.
Il piede è il mezzo di trasporto per antonomasia e quindi scegliere una scarpa è scegliere di essere autonomi. Il sociologo francese Jean Servier sosteneva che “camminare con le scarpe significa prendere possesso della terra”. Lo stesso Ermes, dio protettore dei viaggi e dei confini, è un dio calzato.
Certe donne preferiscono le scarpe con il tacco che rendono il piede più corto e sinuoso donandogli una silhouette più femminile. Inoltre le scarpe con il tacco conferiscono alla donna un’andatura ancheggiante, sexy incerta, rendendola seduttiva. Inoltre i tacchi accentuano una postura che porta a rialzare le natiche e a inarcare la schiena, facendo sì che il petto venga spinto in fuori, esaltando così le “curve” del corpo.
Dal tipo di scarpa dunque si evince l’aspetto caratteriale del soggetto:
Le scarpe appariscenti e colorate appartengono a persone ribelli, frustrate.
Gli stivaletti e gli anfibi sono indice di personalità più aggressive.
Coloro che scelgono scarpe di marca o costose sono persone che si preoccupano nella gestione delle loro relazioni, coltivandole con un attaccamento ansioso.